This is the blog for Franko B's sculpture class at Accademia di Belle Arti di Macerata, Italy.

andamo a landra che ce stanno li artisti fichi!!!!....leggete e diffondete!

3 comments:

  1. http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/londra-privata/londra-privata/londra-privata.html

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  2. LONDRA - "Camminavo nei pressi di Stratford, uno dei siti londinesi più importanti che sarà al centro delle Olimpiadi del 2012. Portavo sulle spalle il mio zaino, abbastanza gonfio devo ammettere, al collo avevo una macchina fotografica di medie dimensioni e mangiavo un panino prosciutto e mozzarella. Uscito dalla metro mi sono fermato per guardarmi intorno perché non sapevo bene dove andare. In quel momento sono stato fermato da un agente di polizia che gentilmente mi ha detto: 'Qui è vietato mangiare e scattare fotografie'. Non capivo, forse c'era anche dell'altro. Comunque, dopo poco, sempre mantenendo la stessa tranquillità, l'agente mi ha chiesto di seguirlo. Ci siamo spostati. Mi ha chiesto perché fossi lì e cosa facessi. Abbiamo parlato per tre quarti d'ora. Pensavo volessero arrestarmi. In realtà, l'agente mi ha spiegato che si trattava di un controllo".

    Simone, 27 anni, italiano, transitava in una delle zone protette di Londra. La Stratford City, con i suoi 170 acri (circa 85 ettari) di terra, è solo una delle aree della capitale inglese coperte dalla "Sezione 44 del Terrorism Act". Il piano, adottato nel 2000, permette agli ufficiali nell'ACPO (The Association of Chief Police Officers, un'organizzazione a statuto privato), e solo a loro, di fermare "persone in macchina o a piedi se l'ufficiale autorizzante ritiene sia utile a prevenire atti di terrorismo".

    A Londra sono più di 100 le zone ad "alta sicurezza", pattugliate dall'ACPO. Un milione le telecamere a circuito chiuso. Aree come quella della House of Parliament o Buckingham Palace, o come il quartier generale della Greater London Authority, la sede dell'amministrazione della capitale, all'interno di More London. Anche quella è una enclave di proprietà privata. E ancora, le stazioni dei treni, le metropolitane. Tutte monitorate dalla sezione 44 del Terrorism Act. Insomma, Londra è, da un paio d'anni, una delle città più "sicure" del mondo. Peccato che i cittadini londinesi non se ne siano ancora accorti. Nonostante la maggior parte delle location coperte dall'autorizzazione 44 siano registrate presso l'Home Office (l'Ufficio centrale), "molte postazioni - riporta The Independent - sono infatti mantenute segrete perché ogni informazione può essere utilizzata dai terroristi".

    Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ma non sempre tornano i conti. Alcune zone di Londra sono infatti proprietà di società immobiliari private.

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  3. Le strade e le piazza all'interno di queste zone appartengono a questi gruppi. La Stratford City, per esempio, oltre a essere una zona ad alta sicurezza, è anche un'area "privata" di proprietà di una delle grandi società immobiliari inglesi che già dall'inizio del XIXesimo secolo, in nome della democrazia locale, cominciarono a comprare vecchie proprietà. "Una città nella città" che come avviene in molte altre zone della capitale, impone le sue regole.

    Nel caso di Simone, infatti, il giovane ammette di "non ricordare il colore dell'uniforme dell'agente che lo ha fermato" si domanda se a interrogarlo sia stato un ufficiale dell'ACPO per una questione di sicurezza o, come spesso accade a Londra, "qualche guardia stipendiata dai proprietari della zona per tenere alla larga gli indesiderabili".

    "A Londra, gli eleganti viali della città - denuncia il Guardian in un articolo di qualche settimana fa - si stanno trasformando in enclave private". Il rinnovamento urbano, invece, si è presto confuso con l'abusivismo che, unito l'allarme terrorismo e alla paura che ne è derivata, si è trasformato in una maniacale ricerca di sicurezza. Risultato, una miscela esplosiva. In alcuni quartieri è stato vietato l'utilizzo dei rollerblade, dello skateboard, è stato vietato mangiare, chiedere le elemosina, vagabondare, distribuire volantini dal contenuto politico, organizzare e tenere manifestazioni. Fare filmati e scattare fotografie.

    Lo sanno bene Paul Lewis, giornalista del Guardian, Martin Parr, fotoreporter, e Alex Turner, "acchiappati" dalle forze dell'ordine mentre, senza saperlo, infrangevano la legge. Lewis, è stato arrestato e sottoposto a interrogatorio. Si aggirava in proprietà privata scattando delle fotografie di uno degli edifici più caratteristici di Londra, il Gherkin, opera dell'architetto Norman Foster. Parr invece è stato addirittura arrestato. L'uomo fotografava un negozio di fish and chips.

    Ed è andata ancora peggio a Simona Bonomo, studentessa italiana, fermata e trattenuta in custodia per cinque ore dalla polizia per aver filmato alcuni edifici a Londra. Dopo essersi rifiutata di mostrare agli agenti le immagine contenute nel nastro, la giovane è stata chiusa in una cella. Solo dopo il pagamento di un'ammenda di 80 sterline è stata rilasciata.

    "Il problema - rivela al The Independent Craig Mackey rappresentante dell'ACPO - è che molti ufficiali non sono in grado di usare questa controversa legislazione in modo appropriato. La polizia deve essere allenata, bisogna spiegargli come usare l'autorizzazione 44 così da non correre il rischio di importunare le persone sbagliate".

    Il controllo delle strade della città sta ormai passando sempre più nelle mani delle autorità locali "garanti della sicurezza", mentre quasi tutti i piani di sviluppo urbano ormai permettono che il controllo delle strade venga effettuato dai privati. Sensibili agli scocciatori. I giornali inglesi se ne sono accorti e chiedono di distinguere tra giusto bisogno di sicurezza e abusi Prima che, oltre ai fotografi attenti e ai turisti sfortunati, se ne debbano accorgere anche i londinesi.

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