Sono davanti a te e mi guardi cibandoti di me.
Sono nuda.
Vedi che sono deforme.
Le piaghe sulla pelle del corpo scheletrico non si possono cicatrizzare…lo so.
La pelle è rialzata solo sulle braccia,cicatrici di quando ti volevi liberare dei miei abbracci di salvezza…che adesso brami dolcemente. Scusa non so ripetermi…,ma sai che ci provo almeno.
Gli occhi grandi e bagnati,ma sempre vigili.
Il grembo vuoto.
Le labbra porpora.
Le caviglie sottili e i polsi piccoli.
Le orecchie inutili…,ma che sanno ascoltare il tuo silenzio.
Le spalle difendono un cuore pieno di amore da donare,che sta apprendendo solo adesso come portare ossigeno al cervello.
Lividi profondi…forse sai perché…adesso non è più importante.
Il sesso che bagna le coscia,le ginocchia,i polpacci,le caviglia,i piedi e che si stagna a terra.
I ferri sulle orecchie,sulla collottola,sul labbro superiore…
Non ho inchiostro sulla pelle…
Lo so che a te sembra orrendo…,ma non ho paura…riesco a fare respiri profondi che non si bloccano all’altezza del diaframma.
Riesco a sorriderti.
Sono in piedi davanti a te.
Io non ho più paura.
Non voglio avere più paura.
Ti dono questo…del resto sono una tua creatura.
…ti dono me…non ho nient’altro.
Sono la tua ostia.
“Prendetene,mangiatene e bevetene tutti questo è il mo corpo offerto in sacrificio per voi
Fate questo in memoria di me”
Y
Sono nuda.
Vedi che sono deforme.
Le piaghe sulla pelle del corpo scheletrico non si possono cicatrizzare…lo so.
La pelle è rialzata solo sulle braccia,cicatrici di quando ti volevi liberare dei miei abbracci di salvezza…che adesso brami dolcemente. Scusa non so ripetermi…,ma sai che ci provo almeno.
Gli occhi grandi e bagnati,ma sempre vigili.
Il grembo vuoto.
Le labbra porpora.
Le caviglie sottili e i polsi piccoli.
Le orecchie inutili…,ma che sanno ascoltare il tuo silenzio.
Le spalle difendono un cuore pieno di amore da donare,che sta apprendendo solo adesso come portare ossigeno al cervello.
Lividi profondi…forse sai perché…adesso non è più importante.
Il sesso che bagna le coscia,le ginocchia,i polpacci,le caviglia,i piedi e che si stagna a terra.
I ferri sulle orecchie,sulla collottola,sul labbro superiore…
Non ho inchiostro sulla pelle…
Lo so che a te sembra orrendo…,ma non ho paura…riesco a fare respiri profondi che non si bloccano all’altezza del diaframma.
Riesco a sorriderti.
Sono in piedi davanti a te.
Io non ho più paura.
Non voglio avere più paura.
Ti dono questo…del resto sono una tua creatura.
…ti dono me…non ho nient’altro.
Sono la tua ostia.
“Prendetene,mangiatene e bevetene tutti questo è il mo corpo offerto in sacrificio per voi
Fate questo in memoria di me”
Y
mi piacciano le imagini grazie . non so se la poesia quanto relevante sia e' neccessaria , potrebbe anche esistere indipendentemente dall i 3 lavory fisici.
ReplyDeletebenvenuta Yes. Aspettando l'Esperimento...
ReplyDeletevolevo metterla perchè mi è venuta in mente durante il lavoro e mi ha ispirato nel procedere...
ReplyDeletenon mi viene bene spiegare il mio lavoro del tipo...ho preso un barattolo di colore,un pennello in mano,sono andata al negozio di belle arti e ho comprato una tela40x40cm,ho pensato alla vita,etc...
:)