Perché mi alzo la mattina? Una
domanda con molteplici risposte, ognuna valida, tutte che dipendono dal momento
in cui si decide di dar risposta. In quest’ultimo periodo mi sveglio per
impedirmi di sognare, e durante il giorno sogno costantemente, disilluso il più
delle volte, a occhi aperti. Potrei tentare di filtrare i sogni di queste notti con
un’analisi psicanalitica, ma non credo ce ne sia bisogno. La costante è una, il
senso di fallimento, la inadeguatezza al raggiungimento di scopo finale, un desiderio che s'infrange. I
sogni, coscienti o meno che siano, non riesci a controllarli, fantasticare è
uno sport bellissimo ma altamente tecnico, rigido nelle regole, difficile da
praticare, doloroso quando ne perdi il controllo. Eppure mi alzo anche fiducioso,
nella giornata che verrà, in quello che riuscirò a trovare attorno, mi alzo
perché la vita quotidiana è l’unico sogno nel quale puoi essere l’artefice, o
perlomeno puoi tentarlo. Il sogno si dovrebbe avere soltanto mentre si dorme,
come evoca l’etimologia della parola, ha la stessa radice di “sonno”, e il
sonno è l’assopimento dei sensi e la cessazione momentanea dell’attività di
vita animale. Ma l’uomo ha sempre sognato, si è sempre tormentato con e per i
suoi sogni, l’importanza che il dormire ha sul nostro corpo è seconda soltanto
al respirare. Quindi l’importanza di sognare non è seconda al mangiare, bere e
defecare; è un bisogno primario poter produrre pensieri, metabolizzarli,
assorbirli, espletarli. Per quanto evoluti possiamo essere, rimaniamo mossi da
istinti animali. Il sogno come il sesso, e come l’amore. Abbiamo bisogno di
assumere sogni, sesso e amore e di espellerli nelle quantità che noi li creiamo.
Recuperare il sonno per recuperare la vita. Restituire a sonno e sogno
quell’importanza che l’uomo contemporaneo non riconosce loro (quasi motivo di
vergogna, il dormire e il sognare); ossessionato dal produrre, l’uomo
contemporaneo non dorme, non ama, non crea, non pensa.
Devo tornare a sognare per
potermi alzare e mettere in pratica i miei sogni.
Parole sante Giuliano
ReplyDeleteE vero, dobbiamo recuprerare il sono, per recuperare la vita.
ReplyDeleteJasmina