Perché mi sveglio la mattina? Io convivo con la mia vecchia
e cara malinconia, è lei che mi sveglia la mattina! Si alza prima di me… è come
un picchio nella testa. Martellante. Insopportabile. Se è vero che il
buongiorno si vede dal mattino,
bè per me un “giorno” è più che sufficiente.
Da qualche anno a questa parte ho la vaga sensazione che le
mie lenzuola siano fatte di piombo fuso! È tutto così pesante… anche le mie
pantofole, che sembrano incatenare le mie caviglie come le palle di cemento dei
prigionieri dell’Ottocento.
Se proprio ci tenete a sapere le motivazioni che mi spingono
ad uscire fuori dal mio rifugio, motivazioni che in realtà sono ignote anche
alla sottoscritta, bè sforzandomi mi verrebbe da pensare ai bisogni fisiologici
che al mattino ci fanno compagnia e ci regalano semplici ma importanti sorrisi,
liberando la mente e soprattutto il corpo!...
Ma poi scusate… quali grandi motivazioni dovrei avere al
mattino per alzarmi se appena esco di casa mi trovo davanti gente che mi auguro
sempre che siano frutto della mia fantasia per quanto sono assurdamente idiote.
Farebbero invidia a tutti i “casting” di quei reality che trasmettono in
televisione (non ne annovero qualcuno in particolare perché oggi giorno anche
il Parlamento è divenuto un reality show).
Colpo di scena! In realtà c’è una motivazione che forse vale
davvero la pena di prendere in considerazione; quella motivazione che si nasconde
come le chiavi nel fondo della borsa nel momento in cui hai fretta di rientrare
a casa... Io la vedo negli occhi delle persone che mi sono attorno e che mi
seguono nonostante mi avrebbero volentieri colpito in testa con una clava alla
Fred Flinstones (in realtà forse qualcuno l’ha fatto); la mia motivazione la
vedo negli occhi di una fanciulla che ha tutta una vita davanti e che mi ricorda
che forse difronte non ho solo muri, ma anche muri in cartongesso che con
qualche calcio in più riesci a sfondarli per andare avanti.
Ora credo che non sia necessario avere importanti obiettivi
da raggiungere, credo che la vita da sola, vissuta con un minimo di coscienza e
un pizzico d’ironia e follia, sia già un gran traguardo.
Quindi… quando senti quella maledetta sveglia suonare con
quelle canzoncine più trash delle suonerie ad 8 bit dei vecchi cellulari, fai
un bel respiro e cerca di vedere la giornata come un bicchiere mezzo… mezzo e
basta! Forse “mezzo pieno” chiedo troppo… C’è sempre qualcosa che vale la pena
di essere vissuta… anche le imprecazioni del vecchietto in macchina che sta per
investirti fuori dalla porta dell’Accademia; ti ricordano che ad una certa età
forse è il caso di optare per un autobus, non trovi?
grazie x
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