This is the blog for Franko B's sculpture class at Accademia di Belle Arti di Macerata, Italy.

Il mio "senso del vuoto"...

Il Vuoto

L'idea del vuoto è già di per se “vuota”, o meglio, andrebbe definita in base a qualcos'altro; diciamo pure che per circoscrivere il “vuoto”, serve qualcosa di “pieno” attorno... in parole povere parliamo della teoria del buco: esiste come oggetto formato da se stesso o solo grazie a ciò che ha intorno?

Il vuoto è relativo e va definito in base al luogo in cui si trova (ammettendo che esista) e a meno che non si parli di “sottovuoto”, il vuoto contiene aria, ossigeno, anidride carbonica, etc etc etc... quindi non è vuoto e potremmo affermare che materialmente non esiste. Nello spazio c'è il vuoto? Un buco nero è vuoto o è costituito da esso? Domande inutili al nostro fine, o almeno per il mio. Mi sono chiesto se fosse possibile creare il vuoto, almeno concettualmente e ho iniziato a pensare alle situazioni in cui “io mi sento vuoto” e quando questo “senso di vuoto” prende il posto della tranquillità, della felicità, dell'amore, del sesso, ed in questo caso il vuoto viene concretizzato, almeno in forma mentale / virtuale. Ma se volessi rappresentare questo senso di vuoto, che comunque sia ha un peso ed assume quindi una sua materialità, quindi un “fardello mentale”, io cerco di eliminarlo riempendolo con “qualcosa di bello” per tornare “pieno” e alla soddisfazione; se volessi crearla questa sensazione di vuoto, cosa farei?

Ho pensato di rendere quest'idea con un atto performativo in cui creo il vuoto in un luogo dove si trova molta sabbia o terra (al mare o in campagna); scaverei un “buco-fosso” da una parte, quindi andrei a svuotare quella parte che era precedentemente piena e formerei una montagnola di materiale. Più semplicemente andrei a svuotare una parte per riempirne un'altra, creando così un legame tra vuoto e pieno, un equilibrio tra ciò che è vuoto e ciò che è pieno.

In questo caso potrei quindi affermare che il vuoto esiste, perché esiste un pieno e un vuoto strettamente correlati; il pieno esiste perché esiste un vuoto? Come potremmo distinguere la parte vuota di una vasca da quella piena se non esistesse il vuoto o il pieno che va a delinearli, che va a descriverli?

Le risposte servono a chiudere un cerchio, ma le domande ne aprono di altri. Ecco che mi sono posto una domanda sul vuoto.

In conclusione, questo lavoro percorrerà al strada dell'equilibrio tra il vuoto e il pieno, che sono inscindibili tra loro; venendo a mancare uno dei due, la conseguenza è che non esiste nessuno di essi, perché ognuno è il complementare dell'altro.


(Se ci sono errori grammaticali è ovviamente voluto!)

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