Ogni conoscenza del mondo interno è derivata dalla nostra conoscenza, dei fatti esterni e che questo processo di pensiero non può avvenire se non tramite i segni, essi rinviano a qualcos'altro in virtù di una codificazione di un processo logico o di una connessione naturale.
Il mio lavoro prende spunto dal passato ,quel passato che appartiene al periodo bizantino-medioevale, leggendolo anche con un ottica alchemica.
Infatti la mia ricerca parte proprio dal gotico ,dagli sguardi, dal suo sapore prettamente "dark", dagli occhi bizantini e dal periodo sacro medioevale fantastico.
C'è anche uno studio sui simboli ed i loro significati degli emblemi alchemici e mistici dove è presente una concezione iconico-simbolica che conferisce loro lo statuto del mistico silenzio:essi infatti non vanno né letti né pronunciati, ma bensi vanno osservati e contemplati.
Lo sviluppo dei miei primi lavori , possiede quello che io chiamo un linguaggio muto, da comprendere con la mente attraverso le rappresentazioni delle cose, non da enunciarsi attraverso il suono della voce o la combinazione delle lettere.
In altri termini senza scrittura né parola, agisce solo la muta operazione immaginale , ineffabile, che contempla il concetto delle cose attraverso la loro forma essenziale.
La ricerca che ho svolto, strizza un occhio a tutte le illustrazioni del 1.500 analizzando le xilografie e le incisioni , soprattutto quelle ignote.
Ed è proprio da queste incisioni che si sviluppano i miei lavori, accompagnati, si da tutto il mondo del passato , ma INCISI.;incisi con una lametta , come l'azione di un chiodo, come una testimonianza scalfita nel tempo.
Perché l'incisione?
Io utilizzo questa tecnica proprio perché si compie il gesto del graffio, dello scavare, lo definisco un gesto scultoreo su una superficie rigida come lo zinco o il metacrilato che a tutti i costi deve essere scalfita con ripetuta ossessione, maniacalità, come un marchio , come un tatuaggio realizzato su una nuova epidermide.
Intervengo nel metacrilato perchè è figlio di una nuova alchimia, attuale, composta da coloranti, estratta dal petrolio, frutto di una società tecnologica a me contemporanea, plastica e fredda,una materia di per sè totalmente priva di poesia, che tramite la sua lucidità e opacità , cattura la vita dello spettatore che vi trascorre sopra per riflesso, in modo da vedere la propria esistenza riflettersi attorno, superfici e spazi che vanno ad essere di supporto al mio SEGNO-AZIONE.
La chiamo Arte Breve.
Un segno, che non va a cercare la verità definitiva , ma bensi è sostenuta dal dubbio, una sorta di "dubbio psicotico"che cerca l'essenzialità di segno e di linguaggio.
Nulla deve essere di troppo.
Nulla deve essere decorativo.
Tutto va fatto
Un segno fatto dal dubbio, incisivo, che persegue la bellezza dell'essenzialità, dove il segno perfetto è quello dell'origine.
Un segno che non ci parla di una bellezza che gli antichi intendevano per tutto ciò che piace e crea ammirazione, che attrae lo sguardo, in questo segno non c'è decorazione, ma c'è la bellezza che ci da la sua forma spirituale cosi come è, ESSENZIALE.
Una qualità dell'anima che coincide con quella del corpo.
Una bellezza spirituale dubbiosa ma incisa, un segno dannato, che ci restituisce quella belleza che apparteneva ai greci di tipo pederastico, della figura androgina, una bellezza esaltatrice dell'ambiguità: uomini che amano a stare con uomini, le donne che hanno propensione per le donne.
Pertanto il mio linguaggio diventa segno, un segno che tramite il suo dubbio-psicotico ci indica un "eros asessuato ed ambiguo", dove il "kalos" e "l'agathos" vengono sublimati in un'unica alchimia perenne, trasportati da questo segno, mutano l'epidermide del dubbio, diventano insidiosi e vanno a caccia di bellezza esterna , portando la loro origine verso un malinconico Saturno ubriaco e affamato di giovanetti in fiore .
DESCRIZIONE DEI LAVORI SVOLTI
1-Divano tomba
questo lavoro nasce semplicemente come schizzo. Ho realizzato tre disegni con la tecnica del collage ed inchiostro su carta. La tematica di questo lavoro è quello di dare ad una poltrona il significato di tomba, precisamente di sprofondamento.
Nel lavoro ho inserito la foto di una poltrona senza seduta , dove sono disegnate delle ossa appoggiate all'interno della seduta che simboleggiano l'ultima traccia terrena dei morti dopo che la carne è diventata polvere. Rappresentano ossa secolari. eterne.
Sopra le ossa ho disegnato una testa che dorme
.E' il DORMIENTE.
Il morto che non muore ma dorme in uno stato di putrefazione, in un sonno-psicotico, aspettando invano il suono delle trombe sepolcrali della ricomposizione.
Dietro la poltrona sorge un simbolo, l'oroborus, che simboleggia la ciclicità del sonno, in attesa di un ritorno.
Una poltrona aspettando l'apocalisse.
2-Lapidi
E' un lavoro realizzato con il metacrilato, e sono sette lapidi alte 78 cm , larghe 38 cm e spesse 5mm, inserite su un parallelepipedo di legno poggiato a terra alto 5 cm, lungo38 cm, profondo 10 cm.
Sopra a queste lapidi di metacrilato, ho realizzato dei disegni con la tecnica dell'incisione a mano.
Finita la fase dell'icisione, i disegni sono stati inchiostrati di nero.
Per questo lavoro la mia ricerca si è indirizzata nell'arte greca, soprattutto nei dipinti come "la tomba del tuffatore" o "il giovane corridore".
Ho utilizzato il metacrilato per questo lavoro, per sfruttare la sua trasparenza, in modo che le figure incise rimanessero sospese. Infatti la tematica di questo lavoro è il trapasso. Ci sono delle figure che cadono nel vuoto,nel nulla, dato appunto dalla trasparenza del supporto.
Questo lavoro esalta pienamente il concetto del dubbio, io le chiamerei lapidi laiche, dove questo trapasso non rimarrà nel nulla, ma verrà dissoluto ritornando ai principi della materia.
3-Red Works
Disegni incisi su metacrilato rosso.
ROSSO, OPACO,PLASTICO.
Qui ho estrapolato e ribaltato tutti i concetti sacrali del clero bizantino- medioevale e contemporaneo, e li ho incisi su questi supporti da 120cm per 122 cm, 140 cm per 122cm.
Ho usato questi grandi supporti per dare valore all'essenzialità del segno ed al concetto. Tutto è emblematico, sintetico, il dubbio momentaneamente è in silenzio. Tutto è crudo.
Una figura che è molto presente , è la figura dell'agnello che sta a simboleggiare la caducità, il sacrificio , come Isacco, la fanciullezza, ma anche la contemporaneità di sgradevoli episodi di pedofilia avvenuti nell'istituzione ecclesiastica.
In questo lavoro la figura dell 'agnello viene eroticizzata , straziata, stuprata, diventa ossessiva, maniacale, c'è una bellezza greca pederastica, incisa ed inchiostrata di nero, su questo supporto di metacrilato rosso lucido che potrebbe essere il sangue espiatore (di Cristo), dove noi veniamo riflessi dentro una sorta di "PORNOINFERNO CATTOLICO" dove la vittima è la caducità.
Jacopo Pannocchia
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